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ai-development · 7 min

Dal prototipo al prodotto: linee guida per scalare un progetto AI in produzione

Dal prototipo al prodotto: linee guida per scalare un progetto AI in produzione

Negli ultimi due anni moltissime aziende hanno sperimentato progetti di Intelligenza Artificiale. Spesso si tratta di proof-of-concept (PoC) sviluppati in poche settimane, magari con dataset ridotti e obiettivi esplorativi. Il problema è che gran parte di questi progetti non supera mai la fase di test: rimangono esperimenti interessanti ma non diventano prodotti reali e scalabili.

Portare un progetto AI in produzione richiede un cambio di mentalità: non basta un modello che “funziona” in laboratorio, serve un ecosistema di processi, strumenti e governance che ne garantiscano affidabilità, sicurezza e sostenibilità.


Le statistiche mostrano che oltre il 70% dei progetti AI non arriva in produzione. Le cause principali sono:

  • Assenza di metriche: un prototipo può sembrare efficace, ma senza KPI non si può dimostrare il valore.
  • Dati non scalabili: dataset usati per i PoC non riflettono la complessità del mondo reale.
  • Infrastruttura mancante: modelli allenati su laptop non sono pronti per ambienti enterprise.
  • Governance debole: mancano policy di sicurezza, compliance e audit.
  • Aspettative non realistiche: il management spesso si aspetta miracoli, senza considerare costi e limiti.

Il percorso dal PoC al prodotto

Scalare un progetto AI significa seguire alcune fasi fondamentali:

1. Definizione dei requisiti

  • Identificare i casi d’uso concreti e gli stakeholder coinvolti.
  • Stabilire KPI misurabili: accuratezza, tempi di risposta, costi di inferenza.
  • Valutare i vincoli normativi (GDPR, DORA, NIS2, settore-specifici).

2. Preparazione dei dati

  • Creare pipeline di raccolta, pulizia e labeling dei dati.
  • Definire policy di qualità e aggiornamento continuo.
  • Considerare strumenti di data governance e cataloghi centralizzati.

3. Scelta dell’architettura

  • Valutare modelli pre-addestrati vs fine-tuning.
  • Decidere tra API esterne (OpenAI, Anthropic, ecc.) e modelli self-hosted (Llama, Mistral).
  • Definire la scalabilità: serverless, Kubernetes, GPU on-demand.

4. Implementazione MLOps

Il cuore della scalabilità è il Machine Learning Operations (MLOps):

  • Versionamento di dati e modelli.
  • Pipeline CI/CD per addestramento e deploy.
  • Monitoraggio continuo di performance e drift.
  • Automazione dei rollback in caso di regressione.

5. Sicurezza e compliance

  • Anonimizzazione e pseudonimizzazione dei dati.
  • Controlli di accesso granulari e log delle richieste.
  • Audit trail completo per ispezioni interne ed esterne.
  • Policy per l’uso etico dell’AI (no dati sensibili nei prompt, explainability).

6. Deploy e monitoraggio

  • Definire SLA chiari: tempi di risposta, uptime, costi.
  • Usare strumenti di observability: tracing, log, alert.
  • Implementare sistemi di A/B testing per confrontare versioni di modelli.

Strumenti e stack consigliati

  • MLOps: MLflow, Kubeflow, DVC, Airflow.
  • Deployment: Docker + Kubernetes, serverless (AWS Lambda, Azure Functions).
  • Vector DB (per RAG): Pinecone, Weaviate, Qdrant, Postgres+pgvector.
  • Monitoring: Prometheus, Grafana, EvidentlyAI.
  • Security: Vault, IAM co